Vigoleno e la Val Stirone
La mia azienda agricola si trova a Vigoleno, località del Comune di Vernasca, in provincia di Piacenza. E’ qui che vivo, con i miei cani e le mie cavalle, dove allevo le mie api e coltivo frutti e ortaggi di stagione. I miei prodotti sono in vendita online o presso il Farm Stand Alveare del Borgo di Vigoleno.
Vigoleno è un borgo di origine medievale quando il castello sorgeva con funzioni di avamposto verso Parma, oltre che di controllo e di difesa dell’intera vallata. Vigoleno, con il suo borgo fortificato, venne, tra alterne vicende, conquistato dai Visconti (1373), di nuovo dagli Scotti (1385) e poi dai Farnese. Nel 1796 il borgo, aggredito dalle truppe francesi, fu annesso all’Impero della Repubblica di Francia e, successivamente, in base agli accordi di Vienna, riammesso al Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla che lo tenne fino al 1860, anno della costituzione del Regno d’Italia.
Dopo la prima guerra mondiale,l’edificio fu di proprietà della duchessa Maria di Grammont, dapprima moglie del duca francese di Grammont e poi del figlio del celebre romanziere Victor Hugo; essa, conosciuta anche con il nome di principessa di Ruspoli, curò la mirabile opera di restauro del castello e, grazie a lei, negli anni tra le due guerre, Vigoleno divenne meta di incontri di personaggi dell’aristocrazia, poeti, scrittori e musicisti della cultura europea, quali, ad esempio, Gabriele D’Annunzio e Arthur Rubinstein.
La Valle dello Stirone si snoda lungo l’omonimo Torrente Stirone circondato da colline e boschi, un’area di grande rilevanza faunistica e floristica, un luogo che presenta una straordinaria varietà di specie animali e vegetali, che vivono e interagiscono al suo interno. Questi territori sono spesso studiati per la loro biodiversità, che unisce la grande varietà di vita animale e vegetale, e sono di importanza ecologica fondamentale per la conservazione.
Lungo i greto del torrente è presente il Pioppo Bianco, pianta di valore paesaggistico, protetta come piante monumentali. Altre piante che vivono vicino al torrente sono i salici e la tifa, talmente legata all'ambiente fluviale da essere stata inserita nel simbolo del Parco. Non lontano degli apiari si trova il lago Salmerino e poco distante Pietra Nera, un’ofiolite dal tipico colore scuro che spicca per la sua posizione isolata e che domina un laghetto artificiale.
Tutta la zona di campagna è caratterizzata da tipiche costruzioni di tipo rurale con un tipico paesaggio agrario, ricca di sentieri che attraversano la fitta vegetazione. Questo è il regno dei pioppi neri e bianchi, querce, olmi, ciliegi, prugnoli, noccioli, sanguinelle, biancospini e rose selvatiche fanno da sovrani intervallati, di tanto in tanto, da piante alloctone quali l’Ailanto e la Robinia, che dalla fine di maggio inonda il Parco con il profumo dei suoi fiori bianchi a grappolo.
Accompagnano il cammino i canti dell’Usignolo e del Rigogolo, che rendono ancor più suggestivi gli scorci del torrente, dove compaiono gli affioramenti fossiliferi del Miocene superiore (datati a circa 8 milioni di anni fa), presenti in rocce sedimentarie argillose-sabbiose di origine marina. Certamente, tra le oltre 200 specie di animali presenti, tra i quali anche lo scoiattolo, il picchio verde e rosso, assiolo, volpe, capriolo, quella più conosciuta è il Gruccione, uccello inconfondibile grazie ad un piumaggio di colore verde-azzurro e giallo oro.
Dall’altro dei crinali che circondano Vigoleno, oltre al panorama che all'orizzonte apre alla Pianura Padana, è possibile ammirare le caratteristiche case torri, costruzioni rurali fortificate, costruite a partire dal XIII sec., che, richiamandosi alle forme dei castelli, presentano una pianta rettangolare e si sviluppano in altezza: nel piano terra era alloggiato il bestiame, mentre nei piani superiori, accessibili mediante una scala che veniva sollevata in caso di pericolo, viveva la famiglia; l’ultimo piano era utilizzato come colombaia.
L'azienda a Vigoleno sorge ai piedi del Monte Santo Stefano (457 m), luogo particolarmente interessante da un punto di vista naturalistico. La vegetazione naturale presenta elementi sia arborei, come il ciliegio, il carpino bianco e nero, la roverella o pioppo tremolo ma anche arbustivi come il biancospino, il ligustro, il prugnolo, lantana, sanguinella. Le fioriture primaverili vedono dominare le anemoni la fegatelle e le numerose specie di orchidee. Merita, infine, di essere ricordato il castagneto da frutto, impiantato un tempo dall’uomo e utilizzato come fonte di cibo e per le necessità lavorative. (Alessandra Schieppati - Tutti i diritti riservati)