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MORS TUA, VITA MEA

MORS TUA, VITA MEA

Dal 1 giugno 2024 ho deciso di lasciare la certificazione biologica ufficiale, fatta di una burocrazia pazza e costi che per una realtà agricola come la mia non sono più sostenibili economicamente.

Per poter continuare a mantenere il bollino verde sui miei prodotti e il certificato nella stagione in corso , per compensare i costi, avrei dovuto aumentare del 30% il prezzo di vendita.

Non credo sia giusto e così ho detto basta. Mors tua vita mea.

Continuo a produrre miele e a coltivare frutta, verdura e piante officiali secondo il protocollo biologico ma senza la certificazione ufficiale, in favore di una agricoltura organica e rigenerativa. Un metodo ecologico innovativo e lungimirante che salvaguardia la natura e i suoi cicli con la consapevolezza che un modello agricolo efficiente deve essere in continua evoluzione e non dogmatico, andando anche oltre al concetto di sostenibilità.

Nel mio ambito aziendale dal punto di vista produttivo non cambierà niente, i miei prodotti saranno sempre di qualità e di eccellenza, rigorosamente stagionali ma in futuro non troverete più il bollino verde e non troverete il certificato biologico di accompagnamento ai prodotti.

Vi assicuro che la fiducia che avete riposto in me e nei miei prodotti non cambierà, anzi senza le barriere burocratiche del biologico sarò in grado di offrire anche nuovi prodotti e novità.

Credo che avere una visione diversa di agricoltura oggi sia fondamentale.

Il clima e l’agricoltura moderna basata sulla monocoltura e la forte dipendenza estera hanno sicuramente incrementato la produttività dei terreni, ma stanno inesorabilmente degradando ed esaurendo le risorse naturali che avevano permesso un certo equilibrio tra i fattori naturali della produzione agricola (acqua, suolo, aria, animali) e l’attività umana.

Il massiccio impiego di fertilizzanti di sintesi ha provocato una corrosione dei microelementi del suolo ed ha fatto in modo che i minerali naturali non siano più assimilabili dalle piante.

L’uso dei diserbanti ha distrutto attività microbiologica del terreno, la sua vera vita, impedendo la formazione di sostanza organica e humus.

Gli agrofarmaci hanno portato allo spopolamento di insetti fondamentali per l’ecosistema agricolo, causando la selezione di generazioni resistenti agli insetticidi.

La meccanizzazione provoca inoltre la distruzione della struttura del suolo e, specialmente nelle zone di collina e montagna, sono oramai evidenti fenomeni di erosione del suolo che causano alluvioni e smottamenti.

Solo il ritorno ad una ricchezza e salubrità del terreno possono permettere una coltivazione sana ed equilibrata per generare naturalmente salute per gli animali e per le persone.